In questo articolo puoi trovare del carteggio che ricorda i momenti salienti del trekking. Troverai inoltre dei files da scaricare e dei Pdf legati alla fase organizzativa del trekking.
Il certificato di partecipazione
Di seguito la documentazione e il PDF del trekking nel Mustang che ho archiviato come ricordo del mio trekking. Itinerari, programmi, preventivi, brochure dei luoghi visitati durante il viaggio. Ci sono inoltre le ricevute dei biglietti aerei, il certificato assicurativo, e da ultimo la cosa più preziosa: il certificato di partecipazione al trekking. Una sorta di faldone dove ho riposto i ricordi della mia camminata.
Il PDF del programma
La documentazione in PDF del trekking nel Mustang che allego è la bozza del programma che ci siamo studiati con l’agenzia Amici&Trek prima della partenza. Una bozza che raccoglie il percorso con i suoi punti più salienti , dettagli relativi alla sistemazione, ai chilometri di trekking giornalieri e sulla differenza di altimetria tra le varie tappe.
Il file “Mustang.zip” è un file zippato con estensione *.gpx che raccoglie waypoints, tracce e distanze legate al programma di trekking da me concordato con l’agenzia Amici & Trek. Ovviamente per visualizzare il tracciato devi dotarti del programma della Garmin “Garmin BaseCamp” e di una mappa utile a riportare il tracciato. La mappa in formato digitale l’ho trovata e scaricata da Internet e si chiama: Himalayan TOPO Nepal Routable.
La traccia del trekking in formato *.kml – Google Earth
Il file “Il percorso totale Google Earth.zip” è un file zippato con estensione *.kml che raccoglie il percorso legato al programma di trekking da me concordato con l’agenzia Amici & Trek. Ovviamente per visualizzare il tracciato devi dotarti del programma Google Earth.
In questo articolo puoi trovare del carteggio che ricorda i momenti salienti del trekking. Troverai inoltre dei files da scaricare e dei Pdf legati alla fase organizzativa del trekking.
Il certificato di partecipazione
Di seguito la documentazione e il PDF Annapurna Circuit che ho archiviato come ricordo del mio trekking. Itinerari, programmi, preventivi, brochure dei luoghi visitati durante il viaggio. Ci sono inoltre le ricevute dei biglietti aerei, il certificato assicurativo, il contratto per il mio satellitare e da ultimo la cosa più preziosa: il certificato di partecipazione al trekking. Una sorta di faldone dove ho riposto i ricordi della mia camminata.
Il PDF del programma
La documentazione in PDF dell’Annapurna Circuit che allego è la bozza del programma che ci siamo studiati con l’agenzia Amici&Trek prima della partenza. Una bozza che raccoglie il percorso con i suoi punti più salienti , dettagli relativi alla sistemazione, sulle ore di trekking giornalieri e sulla differenza di altimetria tra le varie tappe.
Qui di seguito troverete il profilo altimetrico di tutto il trekking partendo da Chame, raggiungendo Manang per deviare verso il Tilicho Lake e successivamente, dirigendosi verso Yak Kharka, superare il Thoronga La Pass ed arrivare ad Jomosom o Jomsom come molto spesso viene riportato.
Il file “Annapurna Circuit.rar” è un file zippato con estensione *.gpx che raccoglie waypoints, tracce e distanze legate al programma di trekking da me concordato con l’agenzia Amici & Trek. Ovviamente per visualizzare il tracciato devi dotarti del programma della Garmin “Garmin BaseCamp” e di una mappa utile a riportare il tracciato. La mappa in formato digitale l’ho trovata e scaricata da Internet e si chiama: Himalayan TOPO Nepal Routable.
La traccia del trekking in formato *.kml – Google Earth
Il file “Annapurna Circuit Google Earth.zip” è un file zippato con estensione *.kml che raccoglie il percorso legato al programma di trekking da me concordato con l’agenzia Amici & Trek. Ovviamente per visualizzare il tracciato devi dotarti del programma Google Earth.
Nel successivo paragrafo troverete una serie di scatti da me fatti durante il trekking Annapurna Circuit. Le fotografie partono da Kathmandu e arrivano fino al Thorong La Pass (5.416m.) passando per il Tilicho Lake (4.919 m.) e per giungere successivamente alla destinazione finale Kathmandu passando per la suggestiva Pokhara.
Il mio compagno d’avventura
A differenza dell’Everest Base Camp questa volta il trekking l’ho condiviso con il mio miglior amico: John Parchment. In calce troverete le foto che gli ho scattato durante il trekking. Una maniera per ringraziarlo della vicinanza e per aver condiviso con me questa bella avventura.
L’attrezzatura usata
Durante il trekking ho usato una Nikon D750 full frame. Una macchina che mi ha dato molte soddisfazioni in termini di qualità dell’immagine, di maneggevolezza e di peso.
Proprio per evitare pesi eccessivi ho dovuto fare delle scelte anche in ordine all’obbiettivo da usare. Ho optato per un obbiettivo “tutto fare”: un 28 – 300 mm.. Si è rilevato un ottimo compromesso e in ultima analisi, una buona scelta.
Una vignettatura ai bordi si è presentata in parecchie fotografie ma tutte cose risolvibili in post-produzione. L’unica cosa di cui ho sentito la mancanza, al mio rientro, è stato il GPS da poter collegare alla macchina e quindi poter usufruire della geolocalizzazione con i dati di latitudine e longitudine salvati sul tracciato Exif dello scatto.
Il tentativo d’integrare questi dati a posteriori mi è risultato difficile e molto spesso non accurato È possibile sincronizzare la data e l’ora di scatto con i dati del Garmin Colorado 300 attraverso il software della Garmin: Garmin Base Camp. Tale procedura mi è sembrata abbastanza complessa e non sempre risolutrice quindi il mio consiglio è, se si vuole geolocalizzare le proprie fotografie, quello di dotare la macchina fotografica di un GP-1A. È un semplice dispositivo della Nikon che si può applicare sulla slitta della macchina al posto del flash.
Oggi veramente si parte! È una tappa di trasferimento Lukla – Kathmandu (1.334 m.) Mi sveglio alle 4 e un quarto per preparare tutto al meglio. Non devo dimenticare proprio nulla.
La partenza
Dopo la giornata di ieri, mi sento ancora un pò giù. Ma l’idea di potermi fare, finalmente, un bagno senza la paura di finire congelato e quella di mangiare, finalmente “continentale”, mi rincuorano. Dopo una veloce colazione, mi ritrovo con BeBe fuori dal lodge. Mi accompagna fino all’entrata dell’aeroporto. Cosa dire! Ci salutiamo con un abbraccio e ognuno prende la propria strada. Mi ritrovo, dopo il check-in, in attesa del volo di rientro. Orario 6:20, sono le 8 e 15 e sono ancora qui ad aspettare. Ho visto i piccoli aerei di tutte le compagnie che operano nello scalo, tranne il nostro.
Si parte!
Chiaramente nessuna informazione viene data. C’è solo d’aspettare. Alle 08:30 eccolo! Rombando, rulla sulla pista, una veloce manovra e si ferma. Scendono i nuovi trekkers. Sono tutti puliti, allegri e pieni di aspettative. Le macchine fotografiche cominciano a scattare. Che strano io mi sento un veterano. È il nostro turno. Salgo sul piccolo bimotore. È un decollo che non permette errori. Dopo 400 metri c’è il precipizio quindi tutto deve funzionare. L’aereo prende posizione. I motori sono al massimo. Il frastuono è totale. Tutto vibra. Si parte! Aiutato dalla pendenza della pista l’aereo prende subito velocità. Si alza velocemente verso il blue del cielo. Dall’alto tutto sembra immenso e noi, piccoli e presuntuosi temerari, a sfidare le forze dalla natura che ci vorrebbero prigionieri della forza di gravità. I primi venti minuti sono carichi di turbolenze.
L’incontro con Krisna
Il comandante si gira verso di noi. Sorride! Vedo in lontananze le cime. “Chissà dov’ero!”, mi chiedo. “Certamente in un punto in mezzo a quell’infinito” mi rispondo. Ormai Kathmandu è sotto di noi. Dopo tanti giorni rivedo una strada e del traffico. I motori sono al minimo. Un leggero scossone e ci ritroviamo dove la gravità ci impone di essere. Questa volta incontro il personale di Amici & Trek appena fuori dall’aeroporto. Anzi, per essere sincero, questa volta sento chiamare il mio nome: Giorgio! “Si”, faccio io, girandomi. È Krisna, l’accompagnatore che sarà con me gli ultimi due giorni prima della partenza verso l’Italia. Raggiungo l’albergo e quando sto per salutare Krisna lui mi dice: “allora questa sera ci vediamo alle 18:30”. “Per che cosa?” gli chiedo. “Sai il programma prevedeva una cena tipica a Lukla. Sappiamo che sei stato poco bene e abbiamo pensato di farla qui”.
Finalmente un bagno decente
Nooooooo, penso dentro di me. Ancora zuppa di lenticchie, riso e momo ne sono sicuro. Non riesco a dire di no. Siamo in mezzo ad un traffico terribile abbiamo percorso sette chilometri in un ora. Krisna è allegro e mi parla in continuazione. Capisco poco e anche non voglio capire molto. Penso solo ad un bagno ed a starmene in pace per riprendere le forze mangiando all’europea. Vista la cortesia di sono fatto oggetto: “va bene”, rispondo mio malgrado. “Porto mio figlio”, dice lui . Mi stringe la mano e sparisce velocemente. Io giro i rubinetti del bagno. Sento l’acqua calda scendere e riempire la vasca. Un’ora d’orologio, tanto rimango a mollo. Mi rivesto e mando in lavanderia della biancheria che calcolo mi possa servire in questi due ultimi giorni. Alla sera. puntuale arriva Krisna e suo figlio.
Una cena tipica
È sempre sorridente. In taxi arriviamo al locale tipico. È una bellissima ristrutturazione di un palazzo antico abitato da nobili della zona. È pieno di turisti. Ci togliamo le scarpe per entrare. I tavolini sono bassissimi. Non è proprio il massimo per la mia schiena. Iniziano le danze. Si, proprio le danze! Tra una portata e l’altra dei danzatori in costume tipico hanno dato mostra di abilità ballando dei vecchi motivi nepalesi. Krisna è un tipo molto aperto. Parla animatamente dei problemi delle genti nepalesi. “Non pagheremo tasse” mi dice “ma qui ogni cosa devi pagartela se la vuoi. Istruzione, cure mediche , pensione è tutto a tuo carico. È molto dura con gli stipendi da fame che abbiamo. E per fortuna io lavoro per 80 euro al mese sono un fortunato. La cena non riesco proprio a terminarla. Ho il rifiuto! Mi scuso con Krisna ed offro il caffè e un liquore a fine pasto.
Il rientro
Rientriamo in albergo ormai è notte fonda. Ci sono poche persone per la strada ed il traffico è calato parecchio. Entro in camera, sistemo due cose prima di coricarmi. Ho tra le mani il mio “amico” di viaggio: il Garmin. Alla fine quanti chilometri ho fatto in 14 giorni? Lo accendo per curiosità. Leggo sul display sono 170 chilometri e 530 metri. Mi distendo sul letto e mi addormento in un batter d’occhio. È mattino presto, apro la porta. Marina è lì, mi aspetta. L’abbraccio e le sossurro: Namaste! Poi, lentamente, mi siedo e comincio a leggerle questo mi diario………
In questo articolo puoi trovare del carteggio che ricorda i momenti salienti del trekking, dei files da scaricare e dei Pdf legati alla fase organizzativa del trekking.
Il certificato di partecipazione
Di seguito la documentazione e il PDF Everest Base Camp che ho archiviato come ricordo del mio trekking. Itinerari, programmi, preventivi, la prima pagina del diario che ho scritto durante il viaggio, le emails e da ultimo la cosa più preziosa: il certificato di partecipazione al trekking. Una sorta di faldone dove ho riposto i ricordi della mia camminata.
Il PDF del programma
La documentazione in PDF Everest Base Camp che vi allego è la bozza del programma che ci siamo studiati con l’agenzia Amici&Trek prima della partenza. Una bozza che raccoglie non solo il percorso con i suoi punti più salienti ma importanti dettagli relativi alla sistemazione, sulle ore di trekking giornalieri e sulla differenza di altimetria tra le varie tappe.
Qui di seguito troverete il profilo altimetrico di tutto il trekking partendo da Lukla, passando per Gokyo, risalendo fino all’Everest Base Camp e rientrando a Lukla. Potete ingrandire il grafico in modo tale da poter evidenziare le etichette delle ascisse e delle ordinate.
Il file “Trek in Nepal Everest Base Camp.zip” è un file zippato con estensione *.gpx che raccoglie waypoints, tracce e distanze legate al programma di trekking da me concordato con l’agenzia Amici & Trek. Ovviamente per visualizzare il tracciato devi dotarti del programma della Garmin “Garmin BaseCamp” e di una mappa utile a riportare il tracciato. La mappa in formato digitale l’ho trovata e scaricata da Internet e si chiama: Himalayan TOPO Nepal Routable.
La traccia del trekking in formato *.kml – Google Earth
Il file “Everest Base Camp file Google Earth.zip” è un file zippato con estensione *.kml che raccoglie il percorso legato al programma di trekking da me concordato con l’agenzia Amici & Trek. Ovviamente per visualizzare il tracciato devi dotarti del programma Google Earth.