Porthse – Dingboche (4.410 m.)

04 Novembre 2014 – Martedì

Porthse Dingboche
Porthse – Dingboche

Oggi riprendiamo il trekking da Porthse a Dingboche

Ho dormito bene anzi benissimo. Dopo la colazione partiamo da Porthse verso Dingboche sono le otto del mattino. Il sentiero è un continuo saliscendi. Dopo 3 ore mi ritrovo con il mal di testa e, controllando il Garmin, capisco che mi ritrovo a 4.000 metri. Tengo duro anche se un po sconfortato e indispettivo. Prima di pranzo arriviamo al Gompa di Pangboche dove i bonzi si radunano per la preghiera.

Visita al Gompa

Porthse Dingboche
Porthse – Dingboche

C’è un profumo d’essenze tutt’intorno. Tolgo le scarpe ed entriamo. L’ambiente è scuro, senza finestre. Intravedo il classico gong. Al centro il “trono” per il monaco anziano e, ai lati, due file di posti per le orazioni dei monaci. Alle spalle della sedia per il monaco anziano, delle statue lignee rappresentanti divinità buddiste. Su un ripiano dei bastoncini d’incenso fumanti e sulla parete di destra delle piccole nicchie dove vengono riposti i testi sacri. Il posto è angusto e dal soffitto scendono dei drappi rossi e pesanti. Sulla sinistra, una piccola scatola dove i fedeli mettono la loro offerta per la manutenzione del tempio. Usciti, c’è un piccolo sagrato usato per raccogliere i fedeli.

Si riprende il cammino versp Dingboche

Porthse Dingboche
Porthse – Dingboche

Usciamo dal Gompa e riprendiamo il cammino incontrando molti turisti. Nel fondovalle scorre impetuoso e tumultuoso l’Imja Khola. Il tempo è stupendo e il cielo azzurro. Siamo sempre circondati da yak che trasportano i loro pesi, lentamente. Hanno occhioni grandissimi e un pelo lungo e lanoso, le corna possenti e gli zoccoli forti come artigli, fanno presa quando incontriamo il ciottolato. Camminano lentamente ma, inesorabilmente, si avvicinano alla meta. Dietro alla mandria il o i malgari. Urlano incitamenti al “capo branco” per spronarlo a fare da guida al resto del bestiame. Molti di questi animali respirano con affanno, come noi esseri umani. La lingua penzola, marcando che lo sforzo non è solo appannaggio di noi umani. Arriviamo, alla fine a Dingboche sapendo che i giorni a venire saranno i più belli di tutto il trekking.

Porthse Dingboche
Porthse – Dingboche
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